CARTA N. 43 - HELEN OF TROY (ELENA DI TROIA)
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CARTA N. 43 - HELEN OF TROY (ELENA DI TROIA)
NOTIZIE STORICO-MITOLOGICHE
Sua madre Leda era sposata con Tindaro. Un giorno Leda venne rapita da Zeus camuffato da cigno. Da una contemporanea unione con Zeus e col marito nacquero Polluce ed Elena, figli di Zeus, Castore, Clitennestra e Filonoe, figli di Tindaro. Elena fu allevata in casa di Tindaro e ancora giovinetta fu al centro di numerosi miti di seduzione: Teseo la rapì che era ancora fanciulla. Elena infatti era ritenuta la donna più bella del mondo, e poiché numerosi erano i pretendenti Tindaro lasciò che ogni decisione fosse della ragazza, onde evitare che una sua interferenza potesse causare una guerra. La scelta cadde su Menelao, re di Sparta; dalla loro unione nacque Ermione. La sorella Clitennestra sposò invece Agamennone, fratello di Menelao. Quando fu in età da marito, tutti i capi Greci pretesero la sua mano. Siccome la loro rivalità rischiava di generare un conflitto, su suggerimento di Ulisse, Tindaro sacrificò un cavallo sulla cui pelle fece salire i pretendenti per farli giurare che chiunque fosse stato il fortunato sposo, tutti avrebbero dovuto accorrere in suo aiuto nel caso qualcuno avesse tentato di rapirgli la sposa. Quando era ormai moglie di Menelao, Elena venne rapita dal principe troiano Paride e il patto di solidarietà stipulato tra i pretendenti alla sua mano spinse gli stessi, con a capo Agamennone, a dichiarare guerra a Troia. Non è una donna felice, disprezza Paride ed è invisa a molti troiani: solo Ettore si mostra gentile con lei, e in occasione della morte dell'eroe Elena proverà un sincero dolore. Alla morte di Paride, Elena è costretta a sposare il fratello Deìfobo. Durante la notte della caduta di Troia nasconde le armi del marito e apre la porta a Menelao e Ulisse. I tre fanno irruzione nella camera da letto trovando Deifobo addormentato e ubriaco. Le versioni a questo punto divergono: sia per quanto riguarda l'identità dell'uccisore di Deifobo (Menelao; Ulisse; Menelao e Ulisse insieme; Elena) sia sul fatto se il troiano si fosse risvegliato o no. Nel secondo libro dell'Eneide, durante l'incendio di Troia, Enea vede da lontano Elena ed è preso dall'impulso di ucciderla, ma ne viene dissuaso dalla madre Venere, che lo esorta a fuggire dalla città coi familiari.
SIGNIFICATO DI QUESTA CARTA
Siete incoraggiati a connettervi con la bellezza che c'è dentro di voi e nel mondo attorno a voi. E' il momento di sradicar via ogni nozione superficiale sulla bellezza.
Sua madre Leda era sposata con Tindaro. Un giorno Leda venne rapita da Zeus camuffato da cigno. Da una contemporanea unione con Zeus e col marito nacquero Polluce ed Elena, figli di Zeus, Castore, Clitennestra e Filonoe, figli di Tindaro. Elena fu allevata in casa di Tindaro e ancora giovinetta fu al centro di numerosi miti di seduzione: Teseo la rapì che era ancora fanciulla. Elena infatti era ritenuta la donna più bella del mondo, e poiché numerosi erano i pretendenti Tindaro lasciò che ogni decisione fosse della ragazza, onde evitare che una sua interferenza potesse causare una guerra. La scelta cadde su Menelao, re di Sparta; dalla loro unione nacque Ermione. La sorella Clitennestra sposò invece Agamennone, fratello di Menelao. Quando fu in età da marito, tutti i capi Greci pretesero la sua mano. Siccome la loro rivalità rischiava di generare un conflitto, su suggerimento di Ulisse, Tindaro sacrificò un cavallo sulla cui pelle fece salire i pretendenti per farli giurare che chiunque fosse stato il fortunato sposo, tutti avrebbero dovuto accorrere in suo aiuto nel caso qualcuno avesse tentato di rapirgli la sposa. Quando era ormai moglie di Menelao, Elena venne rapita dal principe troiano Paride e il patto di solidarietà stipulato tra i pretendenti alla sua mano spinse gli stessi, con a capo Agamennone, a dichiarare guerra a Troia. Non è una donna felice, disprezza Paride ed è invisa a molti troiani: solo Ettore si mostra gentile con lei, e in occasione della morte dell'eroe Elena proverà un sincero dolore. Alla morte di Paride, Elena è costretta a sposare il fratello Deìfobo. Durante la notte della caduta di Troia nasconde le armi del marito e apre la porta a Menelao e Ulisse. I tre fanno irruzione nella camera da letto trovando Deifobo addormentato e ubriaco. Le versioni a questo punto divergono: sia per quanto riguarda l'identità dell'uccisore di Deifobo (Menelao; Ulisse; Menelao e Ulisse insieme; Elena) sia sul fatto se il troiano si fosse risvegliato o no. Nel secondo libro dell'Eneide, durante l'incendio di Troia, Enea vede da lontano Elena ed è preso dall'impulso di ucciderla, ma ne viene dissuaso dalla madre Venere, che lo esorta a fuggire dalla città coi familiari.
SIGNIFICATO DI QUESTA CARTA
Siete incoraggiati a connettervi con la bellezza che c'è dentro di voi e nel mondo attorno a voi. E' il momento di sradicar via ogni nozione superficiale sulla bellezza.
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Non esiste notte tanto lunga da impedire al sole di risorgere.
La vita è come uno specchio, ti sorride se tu sorridi.
Là dov'è il tuo cuore, là sarà anche il tuo tesoro
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