LA PAPESSA E LA PERLA E L'OPALE
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LA PAPESSA E LA PERLA E L'OPALE
Identificata, in questo caso, con la Dea Iside, la Papessa porta come amuleto due gemme: la Perla e l'Opale.
La perla era ritenuta una lacrima caduta dal grembo della Luna (e ricordiamoci che la Papessa tiene la luna sotto i suoi piedi) per generare le creature del mare. Secondo alcune credenze la perla è ritenuta "apportatrice di pianto e di dolori sommersi".
L'opale, la seconda, è ancora più inquietante. Si riteneva fosse stregata a causa di una maledizione. Apportatrice di disgrazie, pare venisse usata dalle streghe quale mezzo per rendersi invisibili. Le stesse, dopo aver recitato la formula opportuna, mettevano in bocca la gemma e riuscivano a scomparire per il tempo prestabilito. In genere si consigliava di portare questo amuleto soltanto alle persone dotate di molto coraggio e che possedevano il dono della veggenza (ed in questo troviamo l'analogia con la Papessa, che sonda i misteri della sapienza e dell'ignoto). Se usata con cautela, soltanto da persona designata (altra analogia con la Papessa), donava una protettiva proiezione australe, bellezza inalterabile, denaro, fama e potere. Anticamente, quando si voleva nascondere qualcosa e fare in modo che nessuno la trovasse, si sepelliva un opale insieme all'oggetto, che diveniva invisibile. Da alcuni viene ad oggi usata per rivivere le reincarnazioni passate in quanto entra in contatto con l'inconscio e conosce ogni cosa di noi (e qui troviamno un'altra analogia con la Papessa che sonda ogni mistero dell'inconsio ed ha piena consapevolezza di sè stessa). L'opale aumenta il potere magico e conferisce fortuna a chi riesce ad amare questa pietra.
Le sue qualità sembrano quindi adattarsi perfettamente alle caratteristiche della Papessa, così misteriosa e remota.
La perla era ritenuta una lacrima caduta dal grembo della Luna (e ricordiamoci che la Papessa tiene la luna sotto i suoi piedi) per generare le creature del mare. Secondo alcune credenze la perla è ritenuta "apportatrice di pianto e di dolori sommersi".
L'opale, la seconda, è ancora più inquietante. Si riteneva fosse stregata a causa di una maledizione. Apportatrice di disgrazie, pare venisse usata dalle streghe quale mezzo per rendersi invisibili. Le stesse, dopo aver recitato la formula opportuna, mettevano in bocca la gemma e riuscivano a scomparire per il tempo prestabilito. In genere si consigliava di portare questo amuleto soltanto alle persone dotate di molto coraggio e che possedevano il dono della veggenza (ed in questo troviamo l'analogia con la Papessa, che sonda i misteri della sapienza e dell'ignoto). Se usata con cautela, soltanto da persona designata (altra analogia con la Papessa), donava una protettiva proiezione australe, bellezza inalterabile, denaro, fama e potere. Anticamente, quando si voleva nascondere qualcosa e fare in modo che nessuno la trovasse, si sepelliva un opale insieme all'oggetto, che diveniva invisibile. Da alcuni viene ad oggi usata per rivivere le reincarnazioni passate in quanto entra in contatto con l'inconscio e conosce ogni cosa di noi (e qui troviamno un'altra analogia con la Papessa che sonda ogni mistero dell'inconsio ed ha piena consapevolezza di sè stessa). L'opale aumenta il potere magico e conferisce fortuna a chi riesce ad amare questa pietra.
Le sue qualità sembrano quindi adattarsi perfettamente alle caratteristiche della Papessa, così misteriosa e remota.
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